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NASCE A CHIETI IL “LABORATORIO ESG ABRUZZO” DI INTESA SANPAOLO
IN COLLABORAZIONE CON UNIVERSITÁ DELL’AQUILA E CAMERA DI COMMERCIO CHIETI-PESCARA

• Obiettivo dell’iniziativa è supportare le imprese nei processi di transizione ambientale, sociale e di governance in linea con gli obiettivi del PNRR

• Secondo la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, le imprese abruzzesi presentano una buona sensibilità verso i temi ESG: il 79% ha intrapreso almeno un’azione di sostenibilità ambientale, di responsabilità sociale o di sicurezza ambientale

• Intesa Sanpaolo ha già messo a disposizione plafond di 8 miliardi per la circular economy e di 76 miliardi per le imprese che investono nelle rinnovabili

Chieti Scalo (Chieti), 19 giugno 2024 – Intesa Sanpaolo, Università degli Studi dell’Aquila e Camera di Commercio Chieti-Pescara avviano il “Laboratorio ESG Abruzzo - Environmental Social Governance”. L’iniziativa è stata presentata oggi nella sede di Chieti Scalo del Gruppo, in cui risiederà il nuovo Laboratorio ESG grazie al quale si promuoveranno progetti e temi di impatto sociale, legati all’innovazione e all’inclusione con azioni di accompagnamento delle PMI, per migliorare il profilo di sostenibilità delle imprese supportando la transizione verso obiettivi inclusivi e gli investimenti in progetti di economia sostenibile, digitale e circolare.

A presentare il nuovo importante strumento per lo sviluppo delle imprese regionali di ogni dimensione hanno provveduto Edoardo Alesse, Rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila, Roberto Gabrielli, Direttore regionale Lazio e Abruzzo Intesa Sanpaolo, Gennaro Strever, Presidente CCIAA Chieti Pescara. Mentre per dettagliare l’offerta che il laboratorio offrirà per accompagnare le imprese locali verso lo sviluppo sostenibile sono intervenuti Paola Rusconi, Responsabile Business Development Intesa Sanpaolo e Loris Lattuada, Senior Analyst Economy Lab Intesa Sanpaolo Innovation Center. Spazio anche ai partener tecnici del Laboratorio con i contributi apportati dai rappresentanti di Lexacta Global Service Advice, Circularity e Nativa.

I laboratori ESG sono un importante punto di riferimento territoriale per le PMI che ambiscono a migliorare il proprio profilo di sostenibilità e rientrano nel più ampio piano di supporto del Gruppo Intesa Sanpaolo agli investimenti legati al PNRR. I laboratori puntano al massimo coinvolgimento del capitale umano delle imprese e promuovono inoltre la collaborazione con startup innovative e la trasformazione digitale.

Intesa Sanpaolo ha già attivato iniziative analoghe a Torino, Brescia, Padova, Venezia, Cuneo, Bergamo, Bari, Taranto, Napoli, Palermo, Roma, Firenze e Macerata. L’idea è nata in collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center, società del Gruppo che esplora scenari e tendenze future, sviluppa progetti di ricerca applicata, supporta startup ad alto potenziale e accelera la trasformazione delle imprese secondo i criteri dell’open innovation e dell'economia circolare.

In un quadro economico e sociale nel quale l’attenzione all’ambiente, la transizione verso un’economia digitalizzata e green sono determinanti per il sistema manifatturiero, il Laboratorio ESG si pone come acceleratore per la crescita sostenibile delle PMI e per la creazione di valore collettivo sociale e ambientale nella logica del più esteso coinvolgimento di imprese e di operatori volto alla realizzazione del PNRR. L’obiettivo è favorire e affiancare investimenti e opportunità di crescita non più rinviabili nell’attuale fase di rilancio dell’economia italiana, combinando esigenze delle PMI con le competenze dei migliori stakeholder.
Il Laboratorio ESG dell’Abruzzo, in particolare, offrirà consulenza, informazione, assessment e identificazione delle azioni per supportare l’intero percorso che le PMI devono intraprendere, grazie a partner di eccellenza quali:
- Circularity, la prima piattaforma di simbiosi industriale dedicata all’economia circolare in Italia che può supportare le imprese ad integrare i principi di sostenibilità e di economia circolare all’interno del proprio business;
- Nativa, la prima B Corp e Società Benefit in Europa che incorpora il purpose nel DNA delle organizzazioni per migliorarne i risultati di business e creare una prosperità durevole e condivisa;
- CE LAB, nata dalla partnership tra Innovation Center Intesa Sanpaolo e Cariplo Factory per contribuire all’evoluzione del sistema economico italiano e diffondere nuovi modelli di creazione del valore nell’interesse collettivo, accelerando la transizione verso modelli di economia circolare.
- Lexacta, realtà che svolge attività di consulenza in ambito di Governance.

Roberto Gabrielli, Direttore Regionale Lazio e Abruzzo Intesa Sanpaolo: “L’avvio del Laboratorio ESG Abruzzo è strategica per dare supporto alle PMI della regione affinché raggiungano gli obiettivi di sostenibilità indispensabili allo sviluppo del proprio business, grazie a consulenza mirata e al confronto con best practice di sistema. Competitività, internazionalizzazione, sostenibilità ambientale, sociale e di governance sono correlate in maniera sempre più stretta e in un prossimo futuro avranno riflessi anche sul rating. Il Laboratorio ci aiuta a preparare per tempo le aziende, grazie al coinvolgimento di partner d’eccellenza e alla fondamentale collaborazione con Università de L’Aquila e Camera di Commercio Chieti-Pescara, da sempre a fianco delle imprese e dell’ecosistema regionale dell’innovazione”.

Edoardo Alesse, Rettore dell’Università dell’Aquila: “Si tratta di un progetto collaborativo molto importante che mette a sistema tre attori con competenze complementari, con un forte radicamento territoriale e la consuetudine a dialogare in maniera costruttiva. Il laboratorio che si intende istituire sarà a servizio e supporto delle piccole e medie imprese, che hanno maggiori difficoltà di crescita e sviluppo, ma anche di chiunque altro ne abbia bisogno per affrontare la sfida dello sviluppo sostenibile. Come Università dell’Aquila siamo onorati di essere partner di Intesa Sanpaolo e della Camera di Commercio di Chieti-Pescara in un progetto che sarà sicuramente di grande successo, dove potremo riversare il nostro know-how tecnico-scientifico e la nostra expertise relazionale con le attività produttive abruzzesi”.

Gennaro Strever, Presidente Camera di Commercio Chieti Pescara: “Questo laboratorio rappresenta per noi il fiore all’occhiello di una strategia di lungo periodo rivolta a supportare le pmi nella transizione ambientale e sostenibile. Siamo felici di poter mettere a disposizione delle imprese tutto il nostro know how in questa esperienza che mi auguro possa rappresentare un esempio per il territorio. Quando si uniscono le forze è più facile ottenere un risultato e questa iniziativa per la quale ringrazio Intesa Sanpaolo e Università degli studi dell’Aquila rappresenta un'opportunità unica per promuovere il dialogo interdisciplinare tra mondo accademico, bancario e istituzionale, con l'obiettivo di favorire la crescita sostenibile e l'innovazione nel tessuto economico locale”.

Già in fase di elaborazione, per inizio autunno, un primo incontro da tenersi ad inizio autunno su “Gli elementi per una filiera sostenibile”. Attraverso esempi e case study verrà approfondito il ruolo della filiera nel percorso d’integrazione della sostenibilità nel business aziendale e nell'economia di un territorio, nonché le opportunità di fare rete e di creare sistemi di aziende che abbiano la sostenibilità come driver di sviluppo, anche attraverso la scelta di fornitori qualificati in ottica di implementazione delle sue performance ESG.

Sostenibilità ambientale e sociale hanno un impatto rilevante sulla crescita e la competitività delle PMI, per questo Intesa Sanpaolo ha attivato con il nuovo Piano d’impresa 2022-2025 un plafond di 8 miliardi di euro destinato a investimenti in Circular Economy e ha già erogato oltre 7 miliardi di euro di S-Loans, finanziamenti innovativi a medio-lungo termine che accompagnano gli sforzi delle imprese nella direzione di una maggiore sostenibilità, con un meccanismo di riduzione dei tassi legato al raggiungimento di obiettivi ESG. Dall’avvio di queste iniziative, la Direzione Regionale Lazio e Abruzzo Intesa Sanpaolo ha erogato quasi 120 milioni di euro alle imprese abruzzesi.
Il Gruppo ha inoltre messo a disposizione risorse importanti, pari a 76 miliardi di euro, legate agli impegni già assunti nell’ambito del PNRR, per sostenere le imprese che investono nelle rinnovabili. Attraverso una linea di finanziamento innovativa S-Loan CER, la banca premia con uno sconto di tasso quelle imprese che non solo investono nelle rinnovabili, ma si impegnano anche a mettere a disposizione della collettività l’energia non consumata. I clienti possono accedere ad advisory e consulenza per mettere a punto l’investimento migliore e per costituire nuove CER (Comunità Energetiche Rinnovabili).

Verso una transizione sostenibile: scenari e opportunità per le imprese del territorio
A cura della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo

Secondo la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo sono numerosi i punti di forza dell’economia abruzzese:
• L’Abruzzo si caratterizza per una buona vocazione industriale: nel 2022 l’industria ha generato il 27,5% del valore aggiunto regionale (26,4% in Italia, ancora più basso il valore per il Sud: 19,6%).
• la propensione a esportare è pari al 28,5%, maggiore nel confronto con le altre regioni meridionali (17%) ma circa 7 punti percentuali in meno rispetto alla media italiana (35,8%). Il saldo commerciale è positivo, e pari a circa 4,4 miliardi di euro nel 2023.
• É alta la competitività sui mercati internazionali di alcuni settori. In primis l’automotive il cui export tra il 2008 e il 2023 è passato da 2,9 a 3,7 miliardi di euro, grazie alla focalizzazione su alcuni segmenti (motocicli, veicoli aziendali). Molto bene anche il settore della farmaceutica, che ha visto un aumento del 300% delle exportazioni nel periodo 2008-2023, passando da 300 milioni di euro a 1,2 miliardi, ma anche il settore alimentare (+135%, da 250 milioni a 593).

Il complesso contesto in cui si trovano a operare le imprese (inflazione, rialzo dei tassi, crisi energetica, cambiamento climatico, diseguaglianze sociali, rischio geopolitico internazionale, ecc.) rende ancora più urgenti i temi ESG (Environmental, Social, Governance). Inoltre, puntare sull’innovazione e sulla digitalizzazione potrà aiutare le imprese a contenere i costi energetici, favorire il risparmio di materie prime ed efficientare i processi produttivi.
L’Italia, nonostante i progressi degli ultimi anni, risulta in ritardo nelle classifiche che la confrontano che le altre nazioni europee in termini digitalizzazione (DESI Index 2022, 18° posto su 27, in miglioramento: eravamo al 25° posto su 28 nel 2020). In particolare, risultano insufficienti le competenze digitali delle persone. Tuttavia, le imprese spiccano in positivo quando si osserva l’indice di e-business che è superiore alla media UE 27 in quasi tutti i settori. In termini di digitalizzazione l’Abruzzo resta ancora indietro, al di sotto della media nazionale e con livelli simili alle altre regioni del Mezzogiorno.
Il green offre numerose opportunità di sviluppo. L’Italia è ben posizionata in termini ambientali e rappresenta un benchmark a livello europeo sui temi della Circular Economy, in particolare per quanto riguarda il riciclo dei rifiuti e la produttività delle risorse. Al contempo, l’Italia ha raggiunto una quota di consumi finali lordi di energia da fonti rinnovabili del 19%, in linea con gli attuali target europei, ma servirà accelerare ulteriormente per raggiungere la soglia del 45% stabilita dal Parlamento Europeo nel settembre 2022 per il 2030.
Essere innovativi e attenti all’ambiente ha impatti positivi sui risultati economico-reddituali: tra il 2019 e il 2022 le imprese manifatturiere abruzzesi con certificazioni ambientali hanno incrementato il fatturato del 35,2%, più di quanto registrato nello stesso periodo dalle altre aziende (+24,8%). Essere green e innovativi ha permesso di reggere meglio dal punto di vista della redditività: nel 2022 l’EBITDA margin delle imprese abruzzesi con brevetti è stato pari all’8,9%, superiore rispetto al resto del campione.
Le imprese abruzzesi presentano una buona sensibilità verso i temi ESG: il 79,2% ha intrapreso almeno un’azione di sostenibilità ambientale, di responsabilità sociale o di sicurezza ambientali (si passa dal 98% delle grandi imprese al 77% delle micro). É però ancora bassa la quota di imprese che riutilizza o ricicla le acque di scarico o che utilizza materie prime seconde. Ci sono poi ampi margini di miglioramento in termini di inclusione sociale e governance con iniziative di interesse collettivo esterne all’impresa o a beneficio del tessuto produttivo del territorio.
Una più elevata diffusione di queste strategie passa necessariamente attraverso un rilancio degli investimenti (soprattutto in tecnologia) che, in prospettiva, possono essere sostenuti dalla spinta del PNRR, i cui risvolti sono però ancora poco conosciuti soprattutto dalle imprese più piccole. Tra gli investimenti più urgenti figurano sicuramente quelli sul capitale umano: le imprese fanno fatica a trovare persone specializzate. Unioncamere-Anpal stima che nel 2023 il 47% delle entrate previste siano di difficile reperimento in Abruzzo, con punte del 62% per gli operai specializzati e del 54% per le professioni tecniche. Si tratta di un tema che andrà affrontato e risolto nei prossimi anni, quando competenze green e digitali diverranno sempre più necessarie e il trend demografico renderà ancora più complesso trovare personale da inserire in azienda.

 

Informazioni per la stampa:
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Intesa Sanpaolo, con oltre 420 miliardi di euro di impieghi e 1.300 miliardi di euro di attività finanziaria della clientela a fine marzo 2024, è il maggior gruppo bancario in Italia con una significativa presenza internazionale. E’ leader a livello europeo nel wealth management, con un forte orientamento al digitale e al fintech. In ambito ESG, entro il 2025, sono previsti 115 miliardi di euro di erogazioni Impact per la comunità e la transizione verde. Il programma a favore e a supporto delle persone in difficoltà è di 1,5 miliardi di euro (2023-2027). La rete museale della Banca, le Gallerie d’Italia, è sede espositiva del patrimonio artistico di proprietà e di progetti culturali di riconosciuto valore.
 

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